Alma Venere Dea.
Dai crateri del tempo vivissime, dall’affaccio migratorio degli archivi del mondo, fibrillanti di un moto perpetuo germinativo vorticante, le creature di Octavia Monaco – pittrice, illustratrice, pizia e cantora dell’eterno femminino – vengono a noi con grazia pellegrina del sommovimento alchemico, irradiate di grazia trasmutante.
Signore dell’accensione, Signore della guarigione. Alberesse, profetesse, guardiane del tempio, custodi del bosco, arcane dolcissime sapienze colme di simboli e vessilli, formulari e tintinnaboli. Ebbrezze in stato nascente sempre nuovo, sempre nuove.
Dove la carne e il divino si fondono, dove spirito e materia hanno pari densità, dove ogni cosa brilla incanalandosi accoppiandosi rigenerandosi, eccole lì. Accorrono stanziali e vittoriose – illimitatamente – rispondendo a un nudo richiamo. Figure in preghiera con la preghiera fattesi tutt’uno, divenute preghiera interamente. Forme fluenti dell’inesausta meraviglia, in gloria di Iside Sovrana imperitura.
Alma Venere Dea. Nella celebrazione del senza fine moltiplicato, beate d’arcana luminaria.
Pubblicato su Handbook Costa Smeralda, 17/09/2019